[Un pensiero per l’alluvione di fine ottobre 2018 che ha colpito duramente le montagne (e non solo) del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige]
Se ne potrebbe scrivere un libro su quanto accaduto nell’ultima settimana. E probabilmente tutto ciò finirà nei libri di storia, se non altro mi auguro in quelli di geografia. Le montagne del Veneto, del Trentino e del Friuli ora sono diverse, cambiate, per sempre sconvolte e modificate. Ciò che la natura ha creato in centinaia di anni, lei stessa l’ha cancellato in poche ore. Ma questi eccezionali eventi naturali ci fanno capire una volta di più come l’uomo sia soltanto un OSPITE della natura. E come tale è necessario ed imperativo educare le persone a rispettare l’ambiente e il territorio che ci ospita. Alla natura non serve l’uomo, ma l’uomo ha bisogno di essa.
Un pensiero a tutti gli amici montanari del Veneto, del Trentino, del Friuli e di tutte le altre zone colpite dal maltempo dei giorni scorsi. Un pensiero e un ringraziamento a tutti coloro i quali si sono rimboccati le maniche e stanno lavorando sodo per ripristinare un minimo di ’normalità’.
In foto: larici d’autunno in Val Pramper, ottobre 2017.