Quella fioca luce all’orizzonte, come un coltello nel cielo, rompe la monotonia di giorni sempre uguali. Una lama che mi trafigge e mi riempie di cose buone. L’aria fredda mi riempie i polmoni. Le mani ghiacciate, come sempre. Gli occhi lacrimano per il gelo, la stanchezza e l’emozione del nuovo; alcuni ricordi mi portano altrove, in un altro tempo. E’ un tempo che non abito più ma che ricompare quando l’orizzonte diventa rosa.
Allora mi chiedo quanto di ciò che mi succede sia dovuto al caso. E quanto invece avviene perché sono io a deciderlo. Qui, dove lo spazio non si misura in chilometri, ritrovo una dimensione che mi appartiene. E’ la strada che ho scelto che mi ha condotto in questo luogo, dove posso scorgere i colori dietro alle montagne.
E’ questo il mio augurio per le feste e l’anno che sta per iniziare. Che possiamo scegliere la nostra strada attraverso le montagne. Per poter vedere l’orizzonte e raggiungere nuove destinazioni. La vita è dove decidiamo di guardare.
Auguri,
Marco
In foto: sotto un cielo d’ottobre, in Islanda.