Ho un legame particolare, io, con il Pelmo. La mia storia è legata fortemente a questa montagna, alla cui base ho trascorso molti inverni, estati, autunni e primavere. Ne ho seguito da vicino, davvero vicino, le mutazioni nel corso degli anni. Dalle grandi nevicate ai forti temporali estivi; dalle slavine tra le buse del Pelmetto alle frane d’inizio estate; i boschi e i prati e le torbiere e i rivoli d’acqua; ho esplorato le sue fondamenta, tra fossili giurassici e animali al pascolo. Tuttavia, ancora non sono riuscito a coronare il mio sogno di salire in cima a questo grande Trono, al Caregòn.
Durante gli ultimi anni mi sono dedicato con particolare affetto alla zona Unesco “Pelmo e Croda da Lago”, percorrendone i sentieri e le mulattiere in ogni stagione, in ogni orario, assaporando ogni istante la meravigliosa bellezza di questi luoghi. Mondeval, il Giau, l’alta Val Fiorentina al confine con la Valle del Boite, il Crot e Zoldo Alto, i dolci pendii del Col Duro. Sono solo alcuni dei posti che ho frequentato assiduamente nell’ultimo periodo, con l’intenzione di raccontare il mio amore per questi territori ma, ancor più, ricercare un contatto intimo con questa Natura così maestosa ed imprevedibile.
Queste immagini sono solamente una piccolissima selezione della mia produzione degli ultimi anni che riguarda la il Pelmo e le zone limitrofe.