La Civetta. Colosso di roccia dalle mille sfaccettature. Dal lato sud sembra quasi invitare l’escursionista ad avventurarsi su per le pallide rocce di Dolomia fino ad arrivare sulla vetta ed assaporare l’aria rarefatta dei suoi 3220 metri. Ma dal lato nord… eccola. La “parete delle pareti”, come viene chiamata solitamente la Nord del Civetta. Una muraglia impressionante dove, nel punto più alto, misura quasi un chilometro di altezza. Una parete leggendaria che soltanto i grandi alpinisti e scalatori osano affrontare. La Civetta è uno dei colossi dolomiti più impressionanti e la sua unicità viene esaltata durante i tramonti d’estate quando la luce calda del sole basso riflette i raggi dorati sulla parete Nord, accendendola di rosso e creando così uno spettacolo per il cuore.
Più a sud della Zuita, vi è un nugolo di cime cosiddette “minori” ma non meno affascinanti ed altrettanto maestose ed impervie. Si tratta delle cime facenti parte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi: San Sebastiano, Tamer, Talvena, Schiara, Pelf, Monti del Sole, Cimonega e Vette Feltrine. Sono soltanto alcuni nomi di un vastissimo elenco di montagne, picchi, gusele che caratterizzano le uniche ed estremamente selvagge Dolomiti Bellunesi. L’altitudine di queste cime non è eccessiva – la Schiara arriva a 2565 m – ma la loro bellezza e il fascino che emanano derivano proprio dall’essere raggiungibili soltanto grazie a “gambe buone e forza di volontà”. I dislivelli da sostenere, infatti, sono notevoli – si parte dai mille metri di dislivello positivo… in su! – e costituiscono motivo di selezione tra gli escursionisti.
Nel mio piccolo ho percorso (e continuo a farlo) qualche sentiero di questi splendidi luoghi e ne riporto in questa galleria gli scatti più significativi, ben consapevole che vi sono molti altri amici fotografi che si cimentano con maggior successo con le Dolomiti Bellunesi.