Mi chiamo Marco e fotografo per passione. Ho una formazione universitaria scientifica (ho una laurea magistrale in Astronomia) pertanto sono una mente razionale. La passione per la fotografia è una conseguenza logica dovuta alla possibilità di unire il fenomeno fisico alle emozioni: fermare il tempo catturando la luce.
Sono cresciuto passando intere estati in montagna tra le Dolomiti, i cui sentieri ho percorso in lungo e in largo più volte. E’ venuto quindi automatico associare le due passioni precedenti ad una terza: la montagna e, più in generale, la Natura. Sono così approdato timidamente alla fotografia paesaggistica.
Inutile dirlo: i miei soggetti preferiti sono i Monti Pallidi, quelle Cattedrali di Pietra che si innalzano d’un tratto su vallate, prati, boschi, pascoli. Le Dolomiti sono sempre state la mia seconda casa e da qualche anno sto ripercorrendo molti sentieri che da bambino mi avevano emozionato così tanto da avermi lasciato ricordi indelebili di rocce, ruscelli, grotte, cime, alberi.
Per quanto mi riguarda, fare fotografia paesaggistica significa “ritrarre il paesaggio”. Così come quando si fotografano persone si cerca sempre di cogliere quella sfumatura che rende unico ogni essere umano, ecco che io tento di cogliere quell’aspetto del paesaggio che mi affascina, che mi colpisce, che mi rende consapevole di una meraviglia celata.
Ma la mia fotografia non è fatta soltanto di montagne. Amo il paesaggio e la Natura in tutte le sue forme. Le coste, il mare, l’oceano e le spiagge. Fiumi, campi, boschi… fotografo ogni tipologia di paesaggio naturale.
Chi volesse saperne di più sul mio modo di fotografare e le ragioni che mi spingono a farlo, può leggere l’articolo Ma chi me l’ha fatto fare?, in cui illustro un po’ della mia “filosofia” nel fare fotografia di paesaggio – e quindi perché non vi posso regalare le immagini. Su questo aspetto qualche anno fa ho scritto degli articoli come ad esempio Sul concedere gratuitamente l’uso delle foto – parte I e parte II che ripropongo su questo sito web, assieme alle questioni legate all’uso dell’attrezzatura e, soprattutto, all’idea che ne ho io, riassunte nel L’attrezzatura fotografica (fa la differenza?).
Sono autore di qualche mostra fotografica collettiva e personale (ho redatto un’apposita sezione dove sono raccolte tutte le esposizioni fatte finora e quelle (spero) future). Grazie alla disponibilità ed all’invito di alcuni amici ho presentato le mie immagini attraverso multivisioni durante serate dedicate. Inoltre ho collaborato e collaboro tuttora con il CAI fornendo diverse immagini per alcune pubblicazioni a livello nazionale e ho all’attivo qualche altra piccola pubblicazione.
Ritornando al discorso sull’attrezzatura fotografica (che considero uno strumento, al pari della stessa fotografia, che la ritengo un mezzo), spesso durante le serate mi viene richiesto quale sia la macchina fotografica con la quale fotografo. Come se una fotografia dipendesse così tanto dallo strumento meccanico che l’ha prodotta. Nonostante non sia un fanatico dell’attrezzatura, le fotografie presenti su questo sito sono state scattate con le seguenti fotocamere (le metto in ordine cronologico): Canon EOS 350D, Canon EOS 5D, Canon EOS 6D, Canon EOS 5Ds R. Gli obiettivi sono i più disparati tra cui: Sigma EX DC 10-20mm f/4-5.6 HSM, Canon EF-S 55-250mm f/4-5.6 IS, Canon EF 100mm f/2.8 USM Macro, Canon EF 50mm f/1.8 II, Canon EF 17-40mm f/4 L USM, Canon EF 70-210mm f/4, Canon EF 70-200mm f/4 L USM, Canon TS-E 24mm f/3.5 L, Canon EF 16-35mm f/4 L IS USM, Canon EF 24-105mm f/4 L IS USM, Canon EF 100-400mm f/4.5-5.6 L IS USM, Canon EF 100-400mm f/4.5-5.6 L IS USM II. Dopo tutto questo snocciolare di modelli, riuscite voi, visitatori, ad abbinare una macchina e una lente per ogni fotografia? Ecco. Questo volevo dire.